lunedì, gennaio 10

Generazione A, Douglas Coupland

Secondo me il libro vuole prepotentemente essere (oltre che il seguito di Generazione X, dello stesso autore, che io però non ho letto) una sorta di Decamerone dei giorni nostri.
Per giorni nostri intendasi una fantomatica epoca futura in cui le api sono estinte, la benzina è un bene di iper lusso utilizzabile solo previa spesa di appositi e dilazionatissimi buoni, non si viaggia più in aereo, ecc ecc.
Il fatto che le api non esistano più causa la crisi dell'impollinazione, tragedia cosmica per cui le torte di mele sono solo un vago ricordo d'infanzia per i 5 protagonisti, che hanno però il privilegio di essere punti da quelli che sembrano gli ultimi superstiti esemplari di Apis Mellifera.
I cinque vengono prelevati, rinchiusi in laboratori, studiati e tutta la classica trafila. Il finale è talmente banale che anticiparlo sarebbe più noioso che altro.
Premettendo che i thriller dei giorni nostri hanno perso il fascino e la violenza insiti in altre epoche (da 30 anni fa in là direi) e che propinare il topòs del pianeta bistrattato in un'improbabile ottica di fantapolitica è un escamotage fin troppo comodo (per non dire dozzinale), non capisco proprio come si possa pensare di rifarsi a Boccaccio: questa è superbia e nel Decamerone le Novelle insegnano ad evitarla come la peste, per l'appunto.

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