sabato, novembre 6

A proposito di Cannes

"Cannes è una donnetta che dimostra più dei suoi anni, e fa due o tre robette al giorno, non di più, ma sa farle valere con tanti lezi e graziette da poterne vivere più che bene. I colori sono sempre quelli delle cartoline. La gente moltissima. La temperatura buona.
Cannes: gli americani con la barba e la pancia massaggiano le donne con l'olio di noce sui materassini del Carlton Beach; e i campeggiatori mangiano le pesche sulle salviette di spugna a righe. Qui già nei couplets dei locali notturni si mescolano i miliardari, o congès payès e le tantes di provincia. Parrucche bionde, muscoli arrossati, piedi sporchi dentro espadrillas logore. Pasti furtivi coi biscotti del "Monoprix". Qui i soldi risparmiati per tutto l'inverno se ne vanno in breve dietro il primo grosso vitello che si presenta con le maniche corte e i capelli sulla fronte. Gambe d'ogni qualità, pioggia di cui ci ostiniamo a non prendere atto. "Avenue des Phalènes", "Boulevard des Hespèrides", "Villa Les Lotus", "Villa Chrysis", e da queste a "Villa Colibri"..."

(Alberto Arbasino, Le Piccole Vacanze, 1957)

E' inutile dire che i remake odierni sul tema sono ridicoli, oggi siamo tutti ricchissimi: alquanto inverosimile, oltre che grottesco.

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