sabato, novembre 13

Da qualche parte verso la fine, Diana Athill

Mia nonna, verso la sua fine, chiese ai suoi figli se le avessero potuto comprare un computer.
Diana Athill ad ottantanove anni scrive un'autobiografia vivace e poco leziosa, al contrario: pragmatica, disincantata, intelligente.
("Peccare di sintesi era sempre meglio che peccare di prolissità.")
Editrice ai massimi livelli, londinese, senza figli e (quasi) senza rimpianti, mi è piaciuto leggere un libro che non proponesse alcun algoritmo per campar cent'anni.

Nota a piè pagina: il giardinaggio visto come un ciclo completo, delicato, che necessita cure e che si conquista.

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